Polemica a Eupilio
Non si vede più il lago

Troppe recinzioni impediscono l'accesso al bacino, nel mirino le speculazioni edilizie

EUPILIO Il progetto di un albergo di cinquanta camere sulla riva del lago e quel conseguente «ma, si potrebbe anche fare», che pare abbia sussurrato il sindaco di Eupilio, stanno a dimostrare che questi nostri laghi brianzoli sono sempre più visti come la grande e gratuita occasione per speculazioni edilizie e commerciali private, che come un valore della natura: un bene a disposizione di tutti.

Perché diciamo questo? Perché per la gente comune che vorrebbe andare sulla riva a guardare il panorama del lago, è come se non esistesse la sponda di Eupilio, che va dal territorio di Pusiano a quello di Merone, con un piccolissimo tratto di qualche metro a disposizione di Erba, proprio in corrispondenza con la foce del Lambrone. La riva eupilea, infatti, è praticamente irraggiungibile: un'infinita sequenza di reti metalliche, fili spinati, cancelli, muretti: con i cartelli di "Divieto di accesso", di "Proprietà privata" che si sprecano.

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Eco di Bergamo Eupilio, lago