Mezzegra, lapide per i partigiani
"Qui è finita la dittatura"

Richiesta dell'Anpi al sindaco che ha detto di sì ai repubblichini

MEZZEGRA - Non solo i reduci della Rsi, ma anche gli associati all'Anpi invitano il comune a ricordare meglio tutto quello che è rappresentato dal "Fatto storico del 28 aprile 1945".

Mancano due settimane alle commemorazioni previste per domenica 29 aprile, giorno della fucilazione di Benito Mussolini e Claretta Petacci, con epilogo del fascismo e in municipio non è pervenuta soltanto la richiesta dell'Unione nazionale combattenti della Repubblica sociale italiana per la collocazione di una lapide sul muro attiguo al pilastro del cancello di villa Belmonte di una targa di centimetri 35 per 25 protetta da vetro infrangibile con le immagini di Benito Mussolini e Claretta Petacci ritratti in abiti civili.
Sabato a Palazzo Brentano è infatti pervenuta una lettera a firma del presidente provinciale dell'Anpi, l'associazione Partigiani d'Italia, Guglielmo Invernizzi con il garbato invito al sindaco di voler prendere in considerazione due proposte.

La prima da realizzare subito riguarda la collocazione a Giulino in posizione vicina a villa Belmonte, di un cartello dai contenuti diversi da quello che un po' di anni fa era stato fatto posare dall'allora sindaco Bruno Bordoli con l'indicazione in italiano e in inglese del fatto storico del 28 aprile 1945, una scritta che secondo l'Anpi non documenta a sufficienza quello che in realtà è avvenuto in quei luoghi.

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