Homepage / Lago e valli
Giovedì 03 Maggio 2012
La crisi morde anche a Como
Ma è la Svizzera a salvarci
Tra il quarto trimestre 2010 e l'identico periodo del 2011 sono stati 5600 i frontalieri assunti in Ticino, quasi il doppio dei lavoratori elvetici
COMO - La crisi morde e lascia il segno, ma nella bufera economica Como è salvata dalla Svizzera. Tra il quarto trimestre 2010 e l'identico periodo del 2011 sono stati 5600 i frontalieri assunti in Ticino, quasi il doppio dei lavoratori elvetici. Il dato è ufficializzato dall'Organizzazione cristiano sociale ticinese che ha certificato il raggiungimento di quota 54mila nella forza lavoro arrivata da oltre confine, il 40% della quale proveniente dalla provincia di Como.
I dati indicano anche una certa tendenza delle aziende italiane a trasferirsi in Svizzera per sfruttare le agevolazioni esistenti. Una migrazione che spesso si porta dietro anche la manodopera. Tra i fenomeni anche quello dell'apertuira ai frontalieri del terziario.
Intanto, si è mosso in prima persona anche il presidente del consiglio Monti per sciogliere il nodo dei ristorni bloccati. «Un accordo fiscale con la Svizzera deve avere come precondizione - ha chiarito il premier - il rispetto dei trattati sui frontalieri e sulla doppia imposizione che il Canton Ticino ha sospeso unilateralmente».
Leggi l'articolo completo nell'edizione de La Provincia in edicola giovedì 3 maggio
Leggi l'articolo completo nell'edizione de La Provincia in edicola giovedì 3 maggio
© RIPRODUZIONE RISERVATA