Le grandinate a Cantù
Stupiti anche gli esperti

«Fenomeni più unici che rari», ma secondo l'esperta potrebbe essere il segnale dell'arrivo della bella stagione, con un po' di anticipo.

CANTÙ La grandine, capace di ostruire tombini e allagare strade, con due mesi di anticipo rispetto al normale. Tre, se si ricorda anche la prima sassaiola dell'anno, arrivata il 7 aprile scorso. Un fenomeno che ha destato molta curiosità.

Anche fra chi si occupa per lavoro di meteo non è mancato un certo stupore per quanto accaduto a Cantù, dopo che il cielo è parso uscire in anticipo dal suo letargo. La dottoressa Marina Bernardi è responsabile del sistema rilevamento fulmini del Cesi, il Centro elettrotecnico sperimentale italiano. Si potrebbe dire: una delle massime autorità nazionali in fatto di temporali. «Non sono un meteorologo - precisa la Bernardi - ma posso dire che queste grandinate che hanno interessato Cantù in questi giorni sono senz'altro fenomeni inaspettati per il periodo in cui sono avvenute. Stupiscono perché è un evento, a volerlo definire, più singolare che normale».

In pratica, un evento più unico che raro, soprattutto arrivato dopo un'altra grandinata avvenuta meno di un mese dal precedente fenomeno.

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