Paura a Equitalia
Dipendenti blindati

Telecamere nella sede di via Sant'Elia, nervosismo agli sportelli. A Natale fu recapitato un mazzo di fiori. Si pensò a uno scherzo

COMO «Sdegno e grande preoccupazione di fronte ai recenti episodi di violenza». E una richiesta chiara: «Adoperarsi in tutti i modi e con ogni strumento per garantire la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori». Le organizzazioni sindacali di Equitalia Nord lanciano l'allarme. Le sedi della società incaricata della riscossione dei tributi sono finite nel mirino: poche ore fa le molotov a Livorno, venerdì scorso alla direzione generale di Roma viene ritrovato un ordigno senza innesco, poi la manifestazione davanti alla sede di Napoli degenera in guerriglia, quindi due funzionari vengono malmenati da un imprenditore durante una verifica fiscale a Melegnano (Milano). Senza dimenticare l'uomo che si è barricato per ore nell'ufficio di Romano di Lombardia (Bergamo) con alcuni ostaggi.
Un'escalation inquietante, che ieri ha spinto le sigle sindacali di Equitalia Nord a diramare una nota ufficiale: «La strumentalizzazione di alcuni settori della politica ha alimentato un clima difficile e pericoloso, che si può modificare solo con una presa di posizione forte a chiara a sostegno di chi svolge il proprio lavoro nel rispetto delle leggi».
Nella piccola sede comasca di via Sant'Elia non sembra esserci una tensione particolare. Tuttavia, i dipendenti e il direttore non rilasciano dichiarazioni ufficiali: «Non siamo autorizzati». E dal quartier generale, a conferma del momento delicato, arriva una risposta netta: «La linea aziendale, in questi giorni, prevede che nessuno parli con i media, per non alimentare polemiche e tensioni». Bisogna accontentarsi, così, dei commenti a taccuini chiusi. «Un episodio particolare c'è stato, qualche mese fa è arrivato in sede un mazzo di fiori anonimo, come nel resto d'Italia - racconta un dipendente - Ma l'abbiamo interpretato come uno scherzo. Per il resto, capita che qualche contribuente si arrabbi e alzi la voce allo sportello. Violenze o gesti eclatanti, per fortuna, no».
L'ufficio di Como è videosorvegliato.

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