Il sindaco geologo rassicura
Nessun rischio, ma centro fragile

Lucini: la nostra zona a bassa sismicità e non ci sono mai stati eventi particolari. Sulla tenuta degli edifici: i problemi ci sarebbero certamente per il centro storico

COMO Lei è sindaco, ma prima di tutto è un geologo. Cosa sta succedendo alla Terra?
Sta succedendo quello che è sempre successo. Tutta l'Italia è area sismica e in tutta Italia ci sono stati movimenti recenti di spostamento delle placche lungo le faglie. Le differenze tra le varie zone in termini di sismicità sono fondate quasi principalmente sui tempi di ritorno, che significa la frequenza con cui si verificano i fenomeni. Non ci sono zone esenti da possibili eventi sismici, ma ovviamente le zone più in movimento e più soggette sono tutta dorsale Appenninica e il nord Est fino alla parte orientale della Lombardia. Nelle nostre zone storicamente non si sono mai verificati.
L'idea diffusa era che l'Emilia fosse una zona geologicamente tranquilla. Cosa è cambiato?
Non è cambiato granché. L'Emilia è a margine della dorsale Appenninica. Mi sembra che l'ultimo storico forte è circa 800 anni fa. Nelle zone con tempi di ritorno più lunghi ci si aspetta meno che possano succedere i fenomeni.
E Como? Può succedere anche qui quello che è successo in Abruzzo prima e in Emilia poi?
Escluderlo al 100% non è possibile, ma è ragionevolmente improbabile.
Como teoricamente non è zona sismica. È così?
La nostra zona rispetto al contesto italiano è a bassa sismicità.
Le mappe del rischio sono corrette? Vanno aggiornate?
Sono sicuramente corrette perché fatte sulla base dei dati storici. Ovviamente, oltre che ad essere basate sui tempi di ritorno sono soggette ad aggiornamenti perché si possono verificare eventi.

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