Bomboniere addio
Va di moda il low cost

Il prezzo delle lastre di vetro che aumenta, il forno che deve restare acceso tutte le notti a 280 gradi. E anche se Giada Civitillo, 37 anni, vetraia in via Pasquale Paoli a Rebbio, non ha concorrenza in Italia, la crisi si fa sentire. Per questo si è inventata oggetti a basso costo sfruttando la tecnica del riciclo del vetro.

REBBIO Il prezzo delle lastre di vetro che aumenta, il forno che deve restare acceso tutte le notti a 280 gradi. E anche se Giada Civitillo, 37 anni, vetraia in via Pasquale Paoli a Rebbio, non ha concorrenza in Italia, la crisi si fa sentire. Per questo si è inventata oggetti a basso costo sfruttando la tecnica del riciclo del vetro.
«Creo vasi, centrotavola, posacenere e quadri reciclando pezzi di vetro altrimenti destinati alla discarica - racconta - solo così riesco ad abbattere i costi del materiale. Il cliente resta affascinato dalle forme accattivanti e dal fatto che ogni pezzo può essere personalizzato». Una corsa al risparmio che si fà sentire in ogni occasione.
«Fino a qualche anno fa vendevo molte bomboniere - racconta Giada- ora, sono diventate i prodotti che chi deve prepararsi a una cerimonia taglia per primi. Tutti, insomma, pensano all'essenziale».
Un modo di abbattere i costi che ha contagiato perfino le grandi aziende. «Molte ditte mi commissionano solo il pacchetto con i campioni - commenta - per la produzione preferiscono rivolgersi ai cinesi». «Alcuni clienti vengono in negozio già muniti del «pezzo forte», ad esempio un pizzo di Cantù - ammette Giada - Così, mi pagano solo la manodopera». Giada ha un diploma magistrale.
«Poi mi sono resa conto che la mia vera passione è creare attraverso la manualità - racconta - così, ho seguito dei corsi a Murano, ho iniziato a rubare i segreti alle botteghe».
Un compito non semplice, considerata la gelosia che caratterizza gli artigiani. «Quest'esperienza mi ha spinto a non ricadere nell'errore di chiudere le porte ai giovani - spiega con enfasi - nel mio laboratorio organizzo da sempre corsi e tirocini per studenti di varie scuole professionali». Nascono, così, dalle lastre grezze, vetrate ottenute con la legatura a piombo. Così come oggetti di bigiotteria dipinti a freddo. E Giada non ha dubbi riguardo al fatto che «esistono molti tipi di vetro migliori rispetto al vetro di Murano. Quest'ultimo ha un prezzo elevato solo perché è conosciuto in tutto il mondo». E ci sono pure tecniche che ormai si sono perse per strada. «Purtroppo, oggi nessun vetraio effettua più la soffiatura del vetro - puntualizza - perché si tratta di un lavoro che, a lungo andare, rovina i polmoni. Così, il vetro soffiato ci arriva direttamente dai Paesi esteri. Anch'io - confessa a malincuore - mi sono dovuta adattare».


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