Pompieri comaschi in missione
«Tra la gente colpita dal sisma»

Una cinquantina di interventi al giorno, legati soprattutto a verifiche di stabilità degli edifici, ad alcune messe in sicurezza e al recupero di beni e medicinali dalle case dichiarate inagibili

COMO  Da martedì scorso nove pompieri del comando provinciale di via Valleggio sono in provincia di Mantova, per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto che tra Emilia e sud Lombardia ha lasciato senza casa 20mila persone. Sono stati allertati poco dopo la scossa più forte, quella delle nove, e prima del secondo forte sisma, quello delle 13, erano già in viaggio.
Campo base a Moglia, in provincia di Mantova, dove la chiesa del paese ha subito danni gravissimi e dove la Protezione civile ha allestito un campo che accoglie almeno 500 persone, costrette ad abbandonare le proprie case.

«In questa settimana - racconta il caposquadra Stefano Zuccato, partito assieme all'altro caposquadra Ferruccio Righetto e ai vigili Giampiero Maesani, Massimo Zappa, Vito Fileccia, Paolo Brambani, Francesco Citterio, Antonio Chiaravalloti e Antonio Monaco - abbiamo lavorato a Moglia, San Giovanni del Dosso, Ostiglia e Serravalle Po. Una cinquantina di interventi al giorno, legati soprattutto a verifiche di stabilità degli edifici, ad alcune messe in sicurezza e al recupero di beni e medicinali dalle case dichiarate inagibili».
Il campo dei vigili del fuoco si trova proprio di fronte a quello della Protezione civile. E non è raro che i pompieri incontrino le donne e gli uomini che da una settimana sono costretti a vivere sotto una tenda. «Le persone anziane sono quelle che soffrono maggiormente - prosegue Zuccato - Quando ci incontrano hanno voglia di raccontare, di parlare e soprattutto di rientrare nelle loro case».

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