Anti crisi: la casa nuova
con il paralumi della nonna

Sempre in aumento le richieste di far riparare i lampadari trovati in soffitta

SAGNINO In tempo di crisi si aggiusta tutto, anche il paralumi della nonna. Si leva dal solaio, lo si spolvera, lo si porta da un esperto e, ualà, la nuova casa non ha più un filo con una lampadina che pende dal soffitto ma un pezzo d'arredamento vintage.
Sergio Maurano, 45 anni, tra gli ultimi artigiani della città che creano lampadari e paralumi su misura di ogni tipo, ha notato un aumento di richieste per riparare lampade e paralumi trovati in soffitta o acquistati al mercatino dell'usato.
Il negozio, «Luxilia», in via Mentana a Como Borghi, l'ha rilevato quindici anni fa, ma solo negli ultimi tempi cresce chi preferisce recuperare che comperare.
«Il lampadario più complesso che ho sistemato era molto antico - spiega Maurano - alto un metro e ottanta con più di un migliaio di gocce di cristallo da sistemare e riposizionare, viste le dimensioni è stato impossibile trasportarlo, ha richiesto più di un anno di lavoro in diverse riprese e in loco».
In media per un lampadario in stile impero di dimensioni grandi sono necessarie anche tre settimane di lavoro per riparazioni e montatura. Più di quattro giorni solo per attaccare una ad una tutte le gocce al loro posto.
«Sempre più richieste di rimettere a nuovo lampade ereditate o acquistate ai mercatini secondo un proprio gusto e con un tocco personale che spesso è il tessuto scelto - dice Maurano - in generale sia per quanto riguarda lampade sia per i lampadari vorrei inserire sempre più pezzi di antiquariato e tengo in negozio in conto vendita anche quelli che mi vengono proposti dai clienti se mi sembrano interessanti».

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Eco di Bergamo Luxilia in via Mentana