Figino, bimba disabile
rifiutata dall'asilo

Una bambina di cinque anni ha una disabilità grave e ai suoi genitori è stato consigliato di farla stare una-due ore al giorno insieme ad altri bambini: naturale per loro, figinesi, rivolgersi al San Carlo Borromeo. Dove però non c'è posto: la famiglia protesta e scrive al prefetto e in Regione

FIGINO SERENZA - Che l'asilo San Carlo Borromemo, convenzionato con il Comune e retto da un ente morale nel quale figura la parrocchia, abbia problemi di sovraffollamento è noto. Ma una coppia di figinesi con una bimba con disabilità gravi, che necessiterebbe di una-due ore al giorno di contatto con altri bimbi, teme che dietro all'iscrizione negata ci sia una discriminazione.

Prima un'odissea per avere la spiegazione ufficiale sul respingimento, il sovraffollamento appunto. Poi la scoperta che alcuni bimbi frequentano la scuola solo perché residenti formalmente presso i nonni e non con i propri genitori, che vivono in altri paesi. Tanto basta per chiedere chiarimenti scritti e ufficiali, oltre che al sindaco e alla scuola, anche al prefetto e alla Regione. Tutti sollecitati a intervenire con dei controlli.

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