Villa Guardia, Carnini in crisi
Protestano gli allevatori

COMO Razionalizzazione, delocalizzazione, necessità d'aumentare la produzione ammortizzando i costi. A questi capisaldi, che hanno ispirato l'agire della multinazionale Lactalis decretando la trasformazione del settore produzione della Carnini di Villa Guardia in polo logistico, i rappresentanti del mondo agricolo comasco vi contrappongono la necessità di tutelare le specificità delle produzioni locali.
Perché, se pure Parmalat, che nel 2006 acquisì il gruppo Carnini, tiene a precisare che qualità, zona di provenienza e aziende conferenti resteranno inalterate, «è innegabile - secondo Coldiretti, Cia e Confagricoltura - che si tratta di scelte dettate da logiche di mercato che spersonalizzano l'agricoltura e depauperano i territori». Infatti, «la vicenda, - commenta Fortunato Trezzi, presidente Coldiretti - non è altro che l'epilogo di scelte miopi, ma che ben si addicono al gruppo francese Lactalis. Il quale, dopo aver acquisito Galbani, Parmalat e Carnini, controlla ora l'80% del mercato nazionale del latte. E preferisce inseguire il profitto del momento, non tenendo in considerazione alcun valore».

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