Lungolago, le imprese in campo
Pronte a staccare un assegno

Il presidente De Santis: un aiuto per gli approfondimenti tecnici. Ieri l'incontro tra la giunta Lucini e il vertice della Camera di commercio

COMO La Camera di commercio è pronta anche staccare un assegno per favorire la soluzione del problema lungolago.
«Coprire le spese dei lavori è escluso, ci sono appalti in essere e non è comunque nostra competenza - spiega il presidente Paolo De Santis - Possibile, invece, che si possa dare una mano su altri livelli, magari sulla parte degli approfondimenti tecnici che dovranno essere fatti per la modifica del progetto».
Il caso paratie è stato uno degli argomenti al centro dell'incontro tra la giunta del comune di Como guidata dal sindaco Mario Lucini e quella dell'ente camerale che si è svolto ieri a villa del Grumello. Clima cordiale («una novità che attendevamo da anni» aveva spiegato poche ora prima De Santis all'assemblea di Confcommercio»), una fitta agenda di argomenti sul tavolo su cui avviare un lavoro di confronto costante: Expo 2015, Chilometro della conoscenza, Piano del governo del territorio solo per citarne alcuni.
Il caso paratie, inutile dirlo, in questo momento resta uno dei più urgenti. «Su questo punto l'intero mondo economico si è espresso in maniera unanime - spiega De Santis - e ha dato un mandato forte al Comune e ai consiglieri regionali per fare un passo avanti e trovare un'ipotesi lavoro per rivederne, in parte alcune complessità»
Camera di commercio per questo motivo è disponibile a fare la sua parte. Sul come, ancora non c'è un'idea chiara. O meglio. Tutto dipende dalle necessità che verranno indicate dal sindaco che si è impegnato con il presidente della Regione Roberto Formigoni a predisporre, entro due settimane, uno studio tecnico-scientifica a dimostrazione della sua tesi che le paratie, così come progettate, creerebbero un danno più che un benefico a Como. Convinta la Regione a rivedere il suo progetto, il Comune di Como dovrà predisporre un'ipotesi alternativa e poi avviare i lavori. Nel mezzo, la trattativa con la Sacaim, la ditta che ha attualmente l'appalto per le opere.
Un percorso ad ostacoli di cui Camera di commercio è consapevole ma che, evidentemente, vuole contribuire a spianare.
Il rischio che si vuole evitare è farsi trovare con le ruspe e la staccionata di legno che oscura la vista del lago all'appuntamento con Expo 2015 considerato strategico per far fare il salto di qualità e di quantità al sistema turistico comasco.
Il sindaco Lucini si è dato come obiettivo la riapertura completa della nuova passeggiata per l'estate 2014. Giusto in tempo per fare le prove generali d'accoglienza dei turisti provenienti da quei paesi emergenti. Un argomento che ha convinto molti ad aiutarlo.
Elvira Conca

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Eco di Bergamo Lucini incontra De Santis