«Se il palasport è in ritardo
la colpa non è del Comune»

Il sindaco di Cantù Bizzozero interviene sulla vicenda palazzetto: l'importante è finirlo, ma è sbagliato giustificare i ritardi dando la colpa al Comune»

CANTÙ L'unico obiettivo comune, è riuscire a tagliare il nastro del nuovo palazzetto dello sport per il 24 maggio del 2013, come da convenzione. Massima collaborazione, da parte del Comune. Che nei propri confronti chiede però il medesimo comportamento: «L'importante - dice il sindaco Claudio Bizzozero - è che si operi con lealtà e correttezza. Ma se per giustificare eventuali ritardi si dessero colpe a chi non ne ha, allora non saremmo più così concilianti».

I lavori del palasport procedono e lo scheletro della costruzione ormai cresce un pezzetto alla volta. Ma sembra davvero difficile che si possano rispettare i termini da convezione. Voci che si inseguono, quelle sui ritardi, anche se i diretti interessati nelle scorse settimane ribadivano di essere tranquilli e in linea con i tempi contrattuali. Gli intoppi però non mancano, dalla modifica al progetto necessaria per l'impianto geotermico alla strada che dovrà venire realizzata a monte del palasport. Strada la cui progettazione e realizzazione è economicamente a carico del centro commerciale Bennet, ma che procede a rilento.

Tanto che il malumore che circola in città ha portato qualche tifoso a contestare il sindaco Claudio Bizzozero la sera della presentazione della squadra della Pallacanestro Cantù. «Non siamo certo noi o Turra i responsabili di un'attesa che dura da 20 anni. L'amministrazione ha fatto tutto quello che era in suo dovere fare e anche oltre, proprio nell'interesse comune. Ovvero avere il palazzetto, l'unica cosa che stia a cuore ai cittadini, ai tifosi, a noi, a Turra e alla squadra».

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