In un giardino di Valmorea
i porcini sono di casa

A Giuseppe Ventrella, finanziere in pensione, è sufficiente aprire la finestra della sua abitazione per scorgere i funghi sia quelli commestibili, come i porcini, sia quelli velenosi, come l'amanita.

VALMOREA - C'è chi non deve necessariamente fare chilometri e chilometri in macchina per andare nei boschi a cercare funghi.

A Giuseppe Ventrella, finanziere in pensione, è invece sufficiente aprire la finestra di casa per scorgere i funghi sia quelli commestibili, come i porcini, sia quelli velenosi, come l'amanita. Un po' come avviene in un giardino a Casnate con Bernate.
Nel giardino della sua abitazione sita in contrada Malpaga di Casanova Lanza, frazione di Valmorea, da diversi anni spunta dalla terra ogni tipo di fungo.

«I primi in giardino sono comparsi già negli anni in cui viveva mio suocero, Pietro Cecini, deceduto poi nel 1997 - racconta lo stesso Ventrella - funghi porcini di dimensioni decisamente interessanti, a volte superiori alla media: uno pesava oltre un chilogrammo e mezzo. I più grandi li abbiamo essiccati per l'inverno, gli altri li abbiamo invece consumati freschi».

«Gli amici che sono venuti a vederli sono rimasti senza parole e nessuno di loro - continua Ventrella - ha saputo dare una spiegazione del perché crescono a pochi passi dalla strada provinciale che porta a Rodero e che si collega con la provinciale Lomazzo-Bizzarone. Fatto sta che io me li trovo qui e quando raggiungono una misura che giudico ideale li raccolgo e li metto in padella».

«Quelli velenosi o comunque non commestibili, invece, li lascio fino a che non marciscono perché sono proprio belli da vedere» conclude.

© RIPRODUZIONE RISERVATA