Il crocifisso per Halloween
"Una locandina blasfema"

Funeral Party per la notte di Halloween al bar Commercio di piazza Garibaldi a Cantù. Le locandine che propagandano la serata sono però degli annunci funebri con il crocifisso. E in tanti non hanno gradito

CANTU' Funeral Party per la notte di Halloween mercoledì sera al bar Commercio di piazza Garibaldi. Le locandine che propagandano la serata sono però degli annunci funebri che ironizzano sulla scomparsa dell'attuale classe politica italiana. Accompagnati da una vignetta che ritrae Gesù Cristo in croce che pronuncia la frase: <Aoh basta giocà fatemi scenne».

Vi è chi, però tra i nostri lettori non gradisce ed esplicita tutto il proprio dissenso da questa vignetta: «Mi chiedo se invece di mettere Gesù Cristo avessero messo Maometto, che cosa sarebbe potuto succedere - dice il parroco di San Teodoro, don Sergio Ghisoni - Vuol dire che il rispetto per il sacro e la nostra religione ormai si sta completamente perdendo. Questo genere di battute è poi inserito in un contesto culturale del tutto estraneo a noi: la festa di Halloween è una festa pagana, che non ha alcun rapporto con l'Italia e le nostre tradizioni. E' un'americanata, una manifestazione buona per fare cassa. E' un rito commerciale che non serve ad altro che a fare quattrini. Però Gesù scacciava i mercanti dal tempio».

Anche altri cittadini si dicono però turbati per questo cartello. «Trovo per lo meno discutibile associare un'immagine religiosa, che non ha alcun rapporto con una festa pagana - afferma Claudio Molteni, già consigliere comunale e noto professionista cittadino - Cosa c'entra il Crocifisso con la festa di Halloween? Sono trovate che lasciano il tempo che trovano. Tanto più peregrine quanto più non appartengono ai nostri sentimenti più profondi, alle nostre radici, alla religione dei nostri padri e delle nostre madri che offendono. Non siamo stati educati a ironizzare sul Cristo morto, che è un'immagine sofferente e rappresenta l'umanità dolente».

Dal canto suo è molto netto anche Carlo Borghi, pensionato e cultore di storia locale: «C'è un vecchio adagio popolare che recita «Scherza coi fanti ma lascia stare i santi. Se l'hanno coniato un motivo ci deve pur essere. Per me è il trionfo del cattivo gusto». Condivide il giudizio Jacopo Marion, studente laureando in Storia: «Mi sembra che queste immagini siano anzitutto discutibili sul piano estetico oltre che morale».

Dal canto loro al caffè Commercio difendono la loro locandina: «La serata di mercoledì è stata organizzata dal nostro locale. Non c'è alcuna volontà di offendere nessuna sensibilità religiosa. La festa di Halloween è sempre più sentita tra le giovani generazioni, che giocano e scherzano e si divertono fino a tarda ora. E' la loro festa, lasciamoli godersela. In fondo che c'è di male?»

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