Mariano, un malato di Sla
"Senza fondi non si vive"

La testimonianza di Piero Borghi, in cura al Felice Villa: se il governo taglierà gli stanziamenti per i malati e le loro famiglie sarà impossibile tirare avanti. Indignato anche il primario Antonio Paddeu, che da anni segue chi lotta contro questa terribile malattia. E ieri alle 18 il dietrofront del governo.

MARIANO - Se il governo taglierà i fondi per l'assistenza ai malati di Sla (Sindrome laterale amiotrofica) sarà impossibile per le famiglie prendersi cura dei propri cari. E' questa l'amara quanto allarmata constatazione di Piero Borghi, un quarantottenne di Cavallasca che lotta contro la terribile malattia affidandosi alle cure del dottor Antonio Paddeu e dell'equipe dell'unità di riabilitazione cardiorespiratoria "Paola Giancola".

L'ospedale di Mariano è divetato in pratica la sua seconda casa. Anche il primario Paddeu è indignato per l'idea del governo: "Per le famiglie sarebbe una mazzata, è una vergogna che si pensi di infierire così su chi è già in grande difficoltà". E ieri alle 18 la buona notizia: il governo ha fatto dietrofront sul taglio ai fondi. Qui un sito di un'associazione di volontariato che assiste i malati di Sla e le loro famiglie.

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