Anche a Ponna il legnatico
Ecco il regolamento

Disciplinata per la prima volta una consuetudine risalente all'epoca tardomedievale. Il taglio gratuito dei boschi pubblici è riservato al capofamiglia o al convivente di maggior età

PONNA Dal diritto feudale dell'uso civico, al regolamento comunale per il diritto di legnatico. È stata approvata in Consiglio a Ponna, con il solo voto contrario del capogruppo di opposizione, Validio Bertesaghi, la normativa per l'esercizio del taglio gratuito dei boschi comunali.

Il regolamento, composto di 14 articoli, disciplina per la prima volta una consuetudine risalente all'epoca tardomedievale, in base alla quale la popolazione poteva godere di beni come la legna del Comune, di portare le proprie greggi a pascolare sui terreni demaniali, così come di poter raccogliere i funghi.

Secondo quanto approvato dalla Regione Lombardia sono 46 particelle, per oltre tre milioni e mezzo di metri quadrati, la superficie complessiva su cui gravano tali oneri, dal pascolo al bosco. Titolari del diritto di legnatico sono tutti i cittadini residenti e abitanti nel Comune; l'uso civico è riservato al capofamiglia o al convivente di maggiore età.

A Ponna sono poco più di 250 i residenti e il regolamento non precisa quanti quintali possono essere prelevati: in passato, secondo gli usi, ogni capofamiglia poteva prelevare 50 quintali di legna. Oggi come allora, in paese il riscaldamento è in prevalenza a legna e il diritto di legnatico costituisce un risparmio importante per le famiglie del posto.

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