Gratta e vinci come la droga
Il parroco: «Fate beneficenza»

Così don Mauro Colombo ai fedeli di Bulgarograsso e Guanzate. «Nonostante la crisi si puntano abitualmente troppi soldi»

«Attenti alla schiavitù del gioco d'azzardo». Il monito di don Mauro Colombo, parroco della comunità pastorale di Guanzate e Bulgarograsso, mette in guardia capifamiglia, giovani e meno giovani dalla piaga del gioco d'azzardo.

«Non dispongo di dati precisi, ma dal dialogo con le persone emerge che, nonostante la crisi, ci sono alcune fasce, fra cui anche diversi anziani, che hanno l'abitudine di puntare soldi su schedine, piuttosto che Gratta e vinci, videopoker e finanche il casinò» - spiega don Mauro - «Non a livelli patologici, ma di attenzione».

Proprio contro quest'abitudine, che finisce con il diventare una forma di dipendenza, si è indirizzata la riflessione del parroco: «Come con la droga si comincia con la sigaretta e si passa agli spinelli, così anche con il gioco d'azzardo, si parte con pochi soldi e si arriva a puntare grosse somme giorno dopo giorno».

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