False fatture, intermediario
in tribunale a Saronno

L'accusa è di aver contabilizzato operazioni inesistenti, per evadere le imposte

SARONNO - È proseguito in tribunale il processo a Salvatore Mazzarella, accusato, quale intermediario fra l'impresa edile Inmer srl e i lavoratori, di uso di documenti contabili per operazioni inesistenti, per evadere le imposte.

Davanti al giudice unico Piera Bossi ha deposto un muratore marocchino, Abdelaif Mostafi. L'uomo lavorò del 2005 al 2007 e poi fino al 2008 per la Inmer, che aveva sede legate a Pescopagano (Potenza) e sede operativa principale ad Afragola (Napoli), in suoi cantieri, compreso quello di Lomazzo per la costruzione di un albergo; ha dichiarato di conoscere l'accusato, presente in aula e difeso dall'avvocato Luca Abbiati, perché lavoravano assieme nei cantieri e che il loro referente verso l'impresa era Luigi Lucci, imputato dello stesso reato in un procedimento simile. «Ricevevo lo stipendio, in contanti, da Lucci; non so se i contributi sono stati versati e non ho avuto l'ultima liquidazione. Non tutti i muratori erano in regola come me».

Nella prossima udienza, lunedì 14 gennaio alle 13.30, la dott. Bossi acquisirà ed esaminerà documentazione annunciata dalla difesa.
                                                                                        Maurizio Del Sordo

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