Cantù, la Cgil: «Bizzozero
dica i nomi dei fannulloni»

Prosegue lo scontro sulla denuncia del sindaco sui dipendenti comunali che farebbero i furbetti: interviene il segertario provinciale della Cgil, Alessandro Tarpini, che lo sollecita a fare chiarezza invece di lanciare proclami generici "di nessuna utilità".

CANTU' - Prosegue lo scontro sulle parole del sindaco che ha lanciato l'allarme su alcuni dipendenti comunali che farebbero i furbi. Ieri è sceso in campo il segretario provinciale della Cgil, Alessandro Tarpini, che ha invitato Claudio Bizzozero a fare i nomi dei lavativi e a dire con precisione con quali settori dell'amministrazione comunale sta avendo problemi. "Anche perché il sindaco- aggiunge Tarpini - prima non aveva mai manifestato disagi".

Altrimenti, è il ragionamento del sindacalista, è solo dannoso lanciare allarmi indefiniti. Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Lega, che sollecita chiarezza con il deputato Nicola Molteni e il consigliere capogruppo Alessandro Brianza. Mentre il neocoordinatore cittadino del Pd, Filippo Di Gregorio, accusa Bizzozero di cercare soltanto visibilità. E sempre ieri il caso Cantù è approdato anche sugli schermi di Rai Tre, nel Tg regionale.

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