«L'antenna di 60 metri?
Non si poteva costruire»

«L'antenna alle Colme di Brunate non si poteva costruire». Lo ha detto ieri mattina un agente del Corpo forestale dello Stato nell'ambito del processo nei confronti di Carlo Ballabio, l'imprenditore di Cantù proprietario di Radio Kappa International

BRUNATE - «L'antenna alle Colme di Brunate non si poteva costruire». Lo ha detto ieri mattina un agente del Corpo forestale dello Stato nell'ambito del processo nei confronti di Carlo Ballabio, l'imprenditore di Cantù proprietario di Radio Kappa International, imputato di abuso edilizio e ambientale per un traliccio i cui lavori furono successivamente sospesi ma che, nel 2010, scatenò una vera sollevazione popolare. Secondo la Forestale, il progetto violava il contenuto del cosiddetto Piano paesistico regionale, che individua vaste aree denominate tecnicamente "ambiti di elevata naturalità della montagna". In questi spazi non si può costruire nulla, con una sola deroga applicabile a quegli ambiti che risultino edificati con continuità, ma anche in questo caso occorrerebbe che l'ente pubblico abbia preliminarmente messo mano a una perimetrazione, in altre parole che i confini siano chiari: «Quella delle Colme è invece un'area essenzialmente boschiva».


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