Arriva il mago dello stick
Tony Levin al Blue Note

Suona uno strimento "stick": un basso dal numero di corde variabile - il baffuto Tony è arrivato a dodici - che si percuote con le dita "steccate" di entrambe le mani

MILANO È probabilmente il session man più celebre e riconoscibile del mondo e quando è leader di un suo progetto tutti i musicisti non possono fare altro che restare a guardare.
Tony Levin sarà protagonista di due set, stasera (venerdì 16 novembre) alle 21 e alle 23.30 al Blue Note di via Borsieri 37 a Milano (biglietti a 30 euro, biglietti "advance", acquistati entro  due ore dall'inizio del concerto, a 25 euro, infoline: 02/69.01.68.88; web: www.bluenotemilano.com).
Il bassista è alla guida degli Stick Men, ovvero il batterista Pat Mastelotto, già compagno di Levin nei King Crimson, e il chitarrista Markus Reuter che, come il leader, suona uno strimento "stick": come gli esperti sanno, ma i semplici ascoltatori probabilmente no, si tratta di un basso dal numero di corde variabile - il baffuto Tony è arrivato a dodici - che si percuote con le dita "steccate" di entrambe le mani.

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