Decreto sulle province
I partiti remano contro

Sono passati 20 giorni da quando il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che cancella 35 province su 86. Da allora sono scattati i due mesi per la conversione in legge. Ma, considerando il lungo ponte di fine anno, l'operazione andrebbe chiusa entro Natale. Altrimenti il decreto scadrà e di province non ne sarà tagliata nemmeno una.

Sono passati 20 giorni da quando il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che cancella 35 province su 86. Da allora sono scattati i due mesi per la conversione in legge. Ma, considerando il lungo ponte di fine anno, l'operazione andrebbe chiusa entro Natale. Altrimenti il decreto scadrà e di province non ne sarà tagliata nemmeno una.

Al momento però il decreto non è riuscito a fare nemmeno il primo passo; è fermo in commissione Affari costituzionali in Senato. Ieri l'ennesimo rinvio. Una decisione presa dopo lo scontro tra il ministro Patrini Griffi e i capigruppo dei partiti. La Lega non ha mai nascosto la sua contrarietà. specie nello scioglimento anticipato delle giunte. Il Pd chiede alcune modifiche anche se non sembra intenzionato a salire sulle barricate.

Lo scoglio più duro sembra essere dalle parti del Pdl che ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità, sostenendo che il decreto violi la Costituzione. Se venisse approvato dall'Aula, il decreto verrebbe affossato definitivamente. Proprio per evitare che questo accada, la discussione è ferma. Possibile che oggi si voti, ma i tempi sono strettissimi, visto che in un mese sarebbe necessario il via libera sia della Camera sia del Senato, sia in commissione che in aula.

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