Light of day a Figino
contro il Parkinson

Al Teatro di viale Rimembranze di Figino Serenza, per raccogliere fondi a favore della ricerca sulla malattia di Parkinson, saliranno sul palco Jesse Malin, Willie Nile, Joe D'Urso, James Maddock e Israel Nash Gripka, nomi ben noti agli amanti di rock d'autore americano

FIGINO SERENZA Si terrà mercoledì 5 dicembre l'edizione 2012 del "Light of day", ancora una volta al Teatro di viale Rimembranze di Figino Serenza.
Per raccogliere fondi a favore della ricerca sulla malattia di Parkinson saliranno sul palco Jesse Malin, Willie Nile, Joe D'Urso, James Maddock e Israel Nash Gripka, nomi ben noti agli amanti di rock d'autore americano che possono sposare la loro passione alla solidarietà.
È un evento benefico nato 13 anni fa nel New Jersey grazie al promoter Bob Benjamin, affetto dal morbo di Parkinson e intenzionato a raccogliere fondi. Dici New Jersey e dici Springsteen: Bruce, oltre a spendersi per la causa, ha anche donato la canzone che dà il titolo a quello che, in origine, era un evento isolato nel leggendario Stone Poney di Asbury Park. Anno dopo anno il "Light of day" è diventato sempre più luminoso grazie al sostegno di numerose star, su tutte l'attore Michael J. Fox, a sue volte colpito dalla terribile malattia.
Quella che giungerà a Figino è una carovana d'artisti di prim'ordine, alcuni di ritorno come il grande Willie Nile, che ormai è quasi d'adozione in Italia, altri per la prima volta al festival, come l'incontenibile Jesse Malin, una delle grandi rivelazioni degli ultimi dieci anni.
E prima della rassegna, che sarà presentata da Michela Cancelliere (autrice del libro autobiografico "Mrs. Parkinson"), alle 18.30 una cena musicale con gli artisti e la musica del bluesman milanese Daniele Tenca, la Mama Bluegrass Band, il cantautore del New Jersey Rob Dye (posti limitati, per prenotarsi scrivere a [email protected]). Subito dopo il palco sarà tutto per queste star.
L'anno scorso la festa, che ha trovato un infaticabile organizzatore italiano nel cantautore canturino Andrea Parodi, è stata grandissima. Difficile, ma non impossibile, superarsi: e anche il pubblico, vista la bontà della causa, non deve mancare (biglietti a 20 euro).
Alessio Brunialti

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