Campione, gli emiri
puntano sull'enclave

Iniziata la risrtutturazione del Grand Hotel di Campione chiuso ormai da dieci anni. L'unico albergo  dell'enclave risulta essere di proprità di una società con sede a Dubai, uno dei sette emirati arabi

CAMPIONE d'ITALIA - Capitali arabi e cinesi per rilanciare l'enclave almeno sul fronte della ricettività alberghiera e non dell'enclave.

Una società con sede a Dubai, uno dei sette emirati che si affacciano sul Golfo Persico, intende riaprire il Grand Hotel, quello che un tempo era un ex quattro stelle, ma che è chiuso ormai da una decina di anni.

A due passi dalla casa da gioco verrà dotato di centro benessere e innalzato di un piano rispetto all'attuale costruzione.

Ma se i capitali che profumano di petrolio sono oramai una realtà per Campione, non è escluso che a breve arrivino sulla sponda italiana del Ceresio anche investitori dalla Cina.

La ristrutturazione dell'ex Grand Hotel è iniziata in questi giorni sulla base di un progetto approvato tre anni fa e che prevedeva la riqualificazione dell'edificio, realizzato negli anni Cinquanta, trasformandolo in un cinque stelle con trentotto, lussuose stanze. L'edifcio verrà alzato di un piano.

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