Dascio è ancora isolata
I cittadini protestano

Lo scuolabus non può passare e i bambini devono attraversare a piedi la zona a rischio

SORICO - La strada di Dascio è chiusa al transito da sette giorni per il pericolo di caduta massi; lo era già stata a partire dall'inizio di mese di novembre e, dopo una decina di giorni a senso unico alternato, il commissario prefettizio, Domenico Roncagli, ha emesso una nuova ordinanza di divieto assoluto di transito.
La prefettura ha fatto pervenire una nota in municipio nella quale si demanda al proprietario dell'appezzamento a monte, un terreno roccioso  invaso dalla boscaglia, il compito della messa in sicurezza.
Nei giorni scorsi l'interessato è salito nell'area, ripulendola dalle sterpaglie e rimuovendo dei sassi in bilico. «Il privato ha fatto il possibile a suo rischio e pericolo, ma l'area di Locofontana è a rischio di caduta massi fin da quando c'è la strada - interviene Giorgio Borzi. Non è possibile affidare a un privato un compito così gravoso».
L'unica via di accesso a Dascio è la carrozzabile comunale che si diparte da Ponte del Passo e costeggia il fiume Mera. Venerdì mattina sono convenuti i parecchi, dove sono state poste le transenne con affissa l'ordinanza del commissario: «Lo scuolabus scarica qui i bambini, che attraversano in fila indiana la fascia a rischio per essere poi trasportati fino alla frazione da genitori e parenti - sottolineano le mamme Federica Cesellato,  Debora Speziale e Domenica Molinari. Come se, attraversando a piedi non ci fosse pericolo».

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