La Piccola stufa
fa paura a Gironico

GIRONICO - L'accensione della nuova centrale termoelettrica alimentata a biomassa vergine ha fatto scattare preoccupazione e anche un po' di rabbia nella cittadinanza. L'assemblea pubblica organizzata dal sindaco, Paolino Strambini, per lunedì sera è stata vissuta con grande partecipazione da un centinaio di persone, che volevano capire di più sulla "Piccola stufa presente in paese.

Nell'uditorio non solo gente di Gironico, ma anche cittadini di Parè, Montano Lucino, Cavallasca e Villa Guardia. Non sono mancati momenti di tensione, che hanno portato al centro dell'attenzione i motivi e la funzione dell'impianto creato dagli imprenditori della Lario Green Energy, società fondata nel 2010 da Giuseppe Panzeri, nato, operante e residente in paese, con un investimento di 5,3 milioni di euro.

«Perché non si è chiesto prima il consenso ai cittadini mentre per il senso unico di via Carducci è stato fatto un referendum?» domanda una cittadina tra il pubblico. «Forse si sarebbe potuto fissare prima questo incontro» - ammette Strambini - «Ora, però, ci sono i tecnici e l'imprenditore disponibili a rispondere a tutte le domande».

«L'impianto non è inquinante. I caminetti inquinano quattro volte di più» - ha assicurato Giuseppe Panzeri, l'imprenditore che dopo 45 anni di lavoro nella zona industriale di Gironico si è lanciato investendo nel progetto della Piccola stufa - «Monitoreremo l'impianto settimanalmente e i dati saranno pubblicati online. Non ci potremmo bruciare rifiuti neanche volendo: se il materiale non è perfetto si blocca tutto, se nel legno c'è un po' di terra l'impianto va in blocco».

Una pagina dedicata nell'edizione de La Provincia in edicola mercoledì 5 dicembre