In fondo They Live!
Carlo Spiga da Cart

C'è tutto, tutto insieme: musica, installazioni, accumuli di sagome e cuscini, muri di mattoni e totem. È un mondo affollato quello descritto da Carlo Spiga, protagonista della personale «Makika!», alla galleria Cart di via Sirtori (da sabato 1 dicembre alle 18).

Monza - C'è tutto, tutto insieme: musica, installazioni, accumuli di sagome e cuscini, muri di mattoni e totem. È un mondo affollato quello descritto da Carlo Spiga, protagonista della personale «Makika!», alla galleria Cart di via Sirtori (da sabato 1 dicembre alle 18). Due ambienti distinti, due concetti destinati a fondersi. «Nella prima sala viene proposto quasi un hortus conclusus costituito da due basse pareti in mattoni forati che si intersecano creando una zona separata, quasi protetta, che invita alla sosta - spiega Andrea Lacarpia, curatore della mostra -. Lì sono disposti alcuni cuscini sui quali adagiarsi per ammirare da vicino le opere delle serie «They Live!» collocate sulle pareti a mattoni grezzi dell'istallazione, mentre una musica composta da suoni reiterati e profondi, propri dell'espressione musicale primitiva e popolare, si diffonde nell'ambiente ».
Ed è il suono il filo rosso che lega il primo al secondo ambiente. Qui i visitatori troveranno un aspirapolvere collocato su un piedistallo decorato al centro della sala, come fosse un totem. Un modulatore di corrente permette all'elettrodomestico di produrre una sorta di canto sacro, un suono ripetuto e melodico capace di immergere lo spettatore in uno spazio contemplativo.
«Carlo Spiga nella sua ricerca rilegge diverse forme della tradizione, intesa come trasmissione di una eredità culturale, accostando e amalgamando contemporaneamente situazioni attuali e lontane nello spazio e nel tempo», continua Lacarpia. La mostra chiuderà il 31 gennaio 2013. Ingresso libero.

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