A Montorfano è guerra
fra Comune e Pro loco

Critiche del sindaco all'associazione per aver ospitato la riunione della nuova lista

MONTORFANO - Si infiamma il dibattito in vista delle elezioni amministrative di primavera: la nascita del gruppo per la lista "Il senso civico", una sorta di terzo polo alternativo sia alla maggioranza e che alla minoranza attuali, che ha tenuto la sua prima assemblea pubblica venerdì nei locali della Pro loco, ha smosso le acque della politica montorfanese.
Il sindaco Marco Molteni sottolinea i collegamenti tra la lista e la Pro loco e chiede maggiore correttezza: «È stata fatta un'assemblea nei locali della Pro loco, che sono di proprietà comunale, senza avvisare nessuno - spiega Molteni - Inoltre ho visto che del comitato fa parte anche Raffaele Dolce, che è presidente della Pro loco: vorrei ricordagli che l'associazione che presiede non può per statuto svolgere attività politica; inoltre - prosegue il sindaco - come fanno altri gruppi, avrebbe potuto chiedere l'utilizzo dell'aula magna della scuola primaria e non tenere la riunione in un edifico del Comune e senza informare nessuno».
La fila di fuoco contro il nuovo gruppo si arricchisce anche della posizione di Elia Fornara, responsabile locale dell'Udc, che attacca: «A questo punto chiederemo anche noi di utilizzare i locali dell'edificio di via Barbavara - spiega - visto che vogliamo presentarci alle amministrative. Invece di fare iniziative politiche la Pro loco pensi a riaprire il bar e organizzare manifestazioni per il paese, ma soprattutto pensi a pagare l'affitto di 500 euro all'anno al Comune: è da anni che non viene versato. Infine dicano chiaramente di essere una lista di centrosinistra e non civica: tra loro c'è Mattia Soliani, candidato sindaco nel 2009 per l'Italia dei valori a Mariano Comense».
Chiamato in causa, il presidente Dolce replica alle accuse: «La linea è quella di concedere spazi a tutti e quindi anche alle altre forze politiche - spiega - Faccio parte del nuovo gruppo per scelta personale e la Pro loco non fa politica: le due cose vanno separate».
Dolce chiarisce poi il discorso dei mancati affitti: «Nel 1998 con la precedente amministrazione ci venne dato un contributo di un milione e mezzo di lire: noi poi un milione lo tornavamo a dare al Comune come affitto - spiega -  Dall'anno successivo il Comune non ci ha dato più il contributo. Le spese di gas, luce e acqua le paghiamo tutte noi: ospitiamo assemblee, feste e riunioni. Non riusciamo a sostenere la spesa per l'affitto. Da anni chiediamo un incontro con l'amministrazione».
Soliani dal canto suo conferma la propria appartenenza al centrosinistra, ma sottolinea che il nuovo gruppo è di impronta civica, aperto alla cittadinanza.

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