Intitolata a un disperso erbese
una sezione degli Alpini

È quella di Miane (Treviso), luogo d'origine di Angelo Vittorio Cason. Un encomio al nipote Luigi, che ne ha recuperato le spoglie

ERBA - Luigi Cason ha ottenuto l'ultimo riconoscimento alla memoria dello zio scomparso in Russia. La sezione artiglieri di Miane, in provincia di Treviso, è stata intitolato ad Angelo Vittorio Cason, il soldato morto durante la Seconda Guerra mondiale, di cui Luigi Cason è il nipote.
 
Luigi, per tutti i compagni di sezione "l'alpino Gigi", è così riuscito a concludere un cerchio che negli ultimi anni è stato la sua principale preoccupazione.

Di Angelo Vittorio si conosceva già la triste vicenda, morto a soli 21 anni in un ospedale da campo sul fronte russo nel 1941. Il nipote, attraverso gli archivi dei caduti di guerra, aveva rintracciato la sua sepoltura in un cimitero militare in Moldavia. Due anni fa aveva ottenuto il rientro dei resti in Italia e la cerimonia funebre nel paese d'origine.

Sabato scorso il gruppo alpini di Miane, con una cerimonia, ha intitolato la sessione ad Angelo Vittorio Cason iscrivendo il suo nome sul gagliardetto di riconoscimento. In quest'occasione il presidente della sezione di Miane, Franco De Biasi, ha consegnato a Luigi Cason l'attestato di riconoscimento per «aver degnamente onorato la memoria dello zio Angelo, scomparso durante la campagna di Russia, e riportato in Patria le sue spoglie».

La cerimonia si è svolta nel cimitero di Miane, la cittadina d'origine della famiglia Cason, dove Luigi ha voluto che fosse seppellito lo sfortunato soldato.

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