Basket Cantù giovanile
Troppi costi: chiude il college

Il responsabile del settore giovanile Munafò spiega il taglio della foresteria che ospitava giovani promesse ma nello stesso tempo, grazie all'ingresso di Alessandro Corrado, si dice fiducioso sul futuro del Progetto Giovani Cantù

Cantù - Punto sul settore giovanile della Pallacanestro Cantù, con 300 atleti tesserati. «Il Progetto Giovani Cantù va avanti e non si fa condizionare dai chiari di luna economici». Lo afferma Antonio Munafò, fondatore e responsabile del Progetto Giovani Cantù, che dopo un anno di transizione registra incoraggianti segnali di rilancio, grazie anche all'ingresso di Alessandro Corrado, ex presidente della Pallacanestro Cantù.

Ma per poter stare a galla  Munafò ha dovuto fare come  il premier Monti: tagli e spese ridotte. «La nostra prima squadra in serie C costa molto meno - spiega Munafò - essendo stata impostata sui nostri giovani. La foresteria l'abbiamo dismessa. Era abbastanza costosa, e così l'unico ragazzo che abbiamo (<+nero>Ruben Zugno<+tondo> del ‘96.) è stato alloggiato in un appartamento».
«Fare le formichine ci permetterà di ripartire con qualcosa di più professionale l'anno prossimo. Proseguiamo infatti la collaborazione con le società che ci hanno sempre mostrato fiducia, e vorremmo coinvolgerle ancora di più con iniziative, stage con i nostri professionisti, come pure un discorso di trasporti un po' più organizzato».

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