Tivano, è guerra dei pannelli
Due Comuni ai ferri corti

Sormano non vuole l'impianto fotovoltaico: «Deturpate il Piano». La replica di Zelbio: «Le vostre costruzioni sono uno scempio». Segui la diatriba attraverso il sito Internet del Comune di Sormano e quello del Comune di Zelbio

TRIANGOLO LARIANO - Un carteggio infuocato tra Sormano e Zelbio ha avuto come tema, nello scorso fine settimana, il fotovoltaico al Piano del Tivano e molto altro. A Zelbio non sono piaciute le critiche, continue, all'opera che sta sorgendo sul confine tra i due Comuni, e la lettera, partendo dal fatto specifico, è diventata un attacco che rivanga vecchi astii che il tempo non ha sopito. La risposta piccata dall'altra parte non si è fatta attendere.

La questione fotovoltaico è ormai nota, tant'è che il progetto prende forma nell'area. Si tratta della posa di oltre duemila pannelli fotovoltaici con l'occupazione di tremila metri quadrati per mezzo megawatt di produzione.

Il posizionamento del campo a Zelbio è proprio sul confine con Sormano, i ristoratori del Piano del Tivano lamentano che l'opera rovinerebbe l'immagine della zona con conseguenti ricadute sul turismo; per questo si sono raccolte oltre cinquecento firme contrarie. Il Comune di Sormano concorda.

Scrivono a Zelbio: «Riteniamo che il campo non deturpi irrimediabilmente il territorio, come detto dal sindaco di Sormano. Ci piacerebbe poter dire la stessa cosa di altre costruzioni ed interventi fatti oltre confine».

Non si sono mai amati, Zelbio e Sormano, ed il Piano del Tivano è da sempre l'oggetto della discordia. Il confine infatti è un nonsense parlando di cartografia: è a metà del Piano.

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