Regione: niente proroga
Da gennaio stop all'edilizia

Problemi per 92 Comuni della provincia (tra cui Como e Cantù) che non hanno ancora terminato l'iter del Piano di governo del territorio

La Regione non concede proroghe e così, per i Comuni che non riusciranno
a dare il via libera definitivo al Piano di Governo del Territorio (l'ex Piano regolatore) entro il 31 dicembre (sono 92 in provincia di Como, a partire dal capoluogo e da Cantù), saranno guai. Non soltanto per le amministrazioni, in realtà. Ma anche per i cittadini, gli artigiani, le imprese edili. In sostanza, l'edilizia dal 1° gennaio prossimo si fermerà.

Ieri il consiglio regionale ha approvato, con i voti di Pdl e Lega, soltanto una norma minimale che consentirà - nei Comuni privi di Pgt approvato - soltanto interventi di «manutenzione straordinaria e ordinaria». Con l'aggiunta degli interventi già concessi dal vecchio piano regolatore nelle aree agricole e standard. E dei piani attuativi già approvati.

Una doccia fredda, insomma: niente ampliamenti, niente pratiche Suap, niente nuovi progetti, vietati persino i lavori previsti dal piano casa regionale (fatte salve le denunce di inizio attività presentate entro il 31 dicembre). Il vecchio piano regolatore dal 1° gennaio perde di efficacia.

Nei giorni scorsi avevano lanciato l'allarme il Comune di Como e i costruttori
edili, ma il consiglio regionale non l'ha recepito. E ora, in un momento di crisi economica, imprese e artigiani vedranno ridursi le opportunità di lavoro. Mentre le amministrazioni dovranno rinunciare agli incassi legati agli oneri di amministrazione. A questo punto i Comuni non potranno far altro che accelerare il più possibile l'iter che dovrà portare all'approvazione definitiva del Pgt.

L'amministrazione che si è insediata a Palazzo Cernezzi nel maggio scorso, peraltro, si ritrova a pagare le conseguenze dei ritardi accumulati da chi ha guidato in precedenza il capoluogo. «La Regione ha cercato di correggere fuori tempo massimo gli effetti di una legge urbanistica inadeguata - dice il
consigliere regionale Pd Luca Gaffuri - Dopo sette anni e mezzo dalla sua approvazione ci sono in Lombardia oltre 400 comuni su 1500 che non sono stati in grado di approvare il piano di governo del territorio. Significa che qualcosa in Regione non ha funzionato».

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