Sallusti, Napolitano
ha concesso la grazia

La pena del direttore del Giornale commutata in una sanzione di 15.000 euro

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che questa mattina ha ricevuto dal Ministro della Giustizia Paola Severino  la documentazione relativa alla domanda di grazia in favore di Alessandro Sallusti,  ha  firmato  il decreto con cui è stata concessa al giornalista comasco, direttore del "Giornale" la  commutazione della pena  detentiva ancora da espiare nella corrispondente pena pecuniaria (quantificata in 15.532 euro).

È quanto scritto in una nota diffusa dal Quirinale.  La decisione, nel rispettare le pronunce dell'autorità giudiziaria in applicazione dell'attuale normativa, tiene conto dell'avviso favorevole formulato dal Ministro della Giustizia a conclusione dell'istruttoria compiuta con l'acquisizione delle osservazioni (contrarie) del Procuratore generale di Milano e del parere (favorevole) espresso dal magistrato di sorveglianza.

Sono state anche considerate  le dichiarazioni già rese pubbliche dalla vittima della diffamazione.  Così come si è preso atto che il giornale sul quale era stato pubblicato l'articolo giudicato diffamatorio dopo la condanna del suo ex direttore ha riconosciuto la falsità della notizia formalizzando con la rettifica anche le scuse.

La decisione di commutare la pena raccoglie altresì  gli orientamenti critici avanzati in sede europea, in particolare dal Consiglio d'Europa, rispetto al ricorso a pene detentive nei confronti di giornalisti. Si è anche valutato che la volontà politica bipartisan espressa in disegni di legge e sostenuta dal governo, non si è ancora tradotta in norme legislative per la difficoltà di individuare, fermo restando l'obbligo di rettifica, un punto di equilibrio tra l'attenuazione del rigore sanzionatorio e l'adozione di efficaci misure risarcitorie.

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