Il Lario Park non ha i permessi
Salta la festa di Capodanno

Un gruppo di un centinaio di giovani lipomesi, quasi tutti amici, aveva deciso di trascorrere l'ultimo dell'anno in allegra compagnia ma i vigili urbani si sono accorti che non c'erano i permessi per organizzare alcun evento. APerta in extremis la palestra della scuola elementare

LIPOMO Un gruppo di un centinaio di giovani lipomesi, quasi tutti amici, aveva deciso di trascorrere l'ultimo dell'anno in allegra compagnia. Per non andare in discoteche o locali alla moda lontani dal paese, tutti molto affollati e piuttosto costosi, per la circostanza aveva optato per il Lario Park, la struttura sportiva comunale, gestita dalla Asd Sports & Academy. Sin qui nulla di male, anzi. Purtroppo, però, i ragazzi, con tanta voglia di divertirsi, non si sono preoccupati di verificare se il locale avesse tutte le carte in regola per ospitarli, dal momento che fra loro ci sono anche parecchi amici che non hanno ancora raggiunto la maggiore età.
La polizia locale, infatti, dopo un sopralluogo alla struttura, ha notificato al gestore il divieto di organizzare la festa di fine anno con i ragazzi del paese perché il Lario Park non aveva le autorizzazioni necessarie.
In una circostanza cosi importante, quale è appunto la festa dell'ultimo giorno dell'anno, non si poteva lasciare tanti giovani allo sbaraglio, visto che gli altri locali delle associazioni erano da tempo tutti prenotati. Investiti del problema alcuni assessori, in particolare quello delle Politiche giovanili Teresa Parillo e quello dello Sport e Tempo libero Ettore Ferraiolo, si è cercato di trovare una soluzione alternativa. Nel frattempo il gruppo iniziale si è notevolmente ridotto perché i più grandi hanno trovato in giro i locali dove andare a divertirsi. La scelta è caduta infine sulla palestra delle scuole primarie di via Cadorna che il Comune ha deciso di mettere a disposizione di un gruppo di genitori, che si è incaricato di vigilare sui ragazzi.
Ciò per responsabilizzare tutti sul corretto utilizzo di una struttura pubblica e per vigilare che non vengano distribuite tra i giovani partecipanti bevande alcoliche che, in base al decreto Balduzzi, sono vietate tra i minori di 16 anni e quelli che non hanno ancora compiuto i 18 anni non le possono acquistare.
L'Italia detiene il triste primato dell'uso di alcolici tra i giovanissimi che inizia verso i 10-11 anni, rispetto alla media europea che è di 14,5 anni. «Cerchiamo di individuare il più precocemente possibile i fattori di rischio - dice l'assessore Parillo, tra l'altro responsabile del settore alcool dipendenti dell'Asl - e quindi abbiamo ritenuto opportuno intervenire a favore di questo gruppo di ragazzi per dar loro la possibilità di divertirsi in modo sano non lontani da casa e sotto l'occhio vigile di qualche genitore».

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