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Martedì 08 Gennaio 2013
Tassano anche le alborelle
Cento euro per pescare sul lago
«Cento euro per pescare sono troppi. Abbiamo organizzato un'assemblea in municipio per dire no agli aumenti imposti alla pesca dilettantistica»
Luigi Luoni, vicesindaco di Lezzeno, chiama a raccolta tutti i pescatori dilettanti del Lago di Como. L'appuntamento è per giovedì sera alle 21 nella sala civica del Comune: «Raccoglieremo firme per poi chiedere alla Provincia di Como di rivedere le tariffe. E abbiamo inviato la convocazione a tutti i sindaci del nostro territorio».
Che cosa è successo? È successo che dal primo gennaio 2013, la Provincia ha affidato in concessione le acque territoriali alla sezione provinciale dell'Associazione dilettantistica dei pescatori sportivi e subacquei (Adps). Un passaggio di consegne sancito da un accordo firmato lo scorso 13 dicembre e dettato dal decreto "Salva Italia" del 2011, che ha invitato le province a trasferire le competenze ittiche alle associazioni già operanti sul territorio».
«L'Adps - come si legge in un comunicato diffuso da Villa Saporiti - «ha dato la propria disponibilità anche ad attivare un meccanismo di autofinanziamento», impegnandosi «a raccogliere le necessarie risorse economiche direttamente dai pescatori». Questo passaggio, sottolinea Luoni, ha comportato aumenti notevoli per tutti i pescatori dilettanti.«Per pescare - ricorda ancora il vicesindaco del Comune di Lezzeno - serve un'autorizzazione, è sempre stato così. Fino allo scorso anno, però, al pescatore dilettante bastava pagare 22,72 euro di tassa di concessione regionale». Dal primo gennaio 2013, invece, «bisognerà pagare anche 27 euro di iscrizione all'Adps e 50 euro di permesso annuale rilasciato sempre dalla stessa associazione». Passando così «da 22,70 euro a 99,72 euro. Troppo per un hobby praticato da molti pensionati e persone che già soffrono la crisi».
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