Olgiate, il presepe vivente
Una tradizione che piace

OLGIATE COMASCO - Con buon riscontro di pubblico, nel giorno dell'Epifania si è rinnovata la tradizione del presepe vivente a Somaino.

Sullo sfondo degli scorci più antichi e caratteristici della frazione, una ventina di figuranti ha riproposto personaggi e scene della Natività, con tanto di animali veri (asinello, pecore, caprette e persino un lama) messi a disposizione da Marco Gentilini.

L'oratorio, per l'occasione trasformato in una vecchia locanda, ha accolto il pubblico che, a piccoli gruppi, ha visitato il presepe.
Suggestive le scene e le ambientazioni dell'annunciazione, con Maria e l'angelo Gabriele, della visita di Maria a Elisabetta, dei pastori, fino alla rappresentazione della sacra famiglia: Maria, Giuseppe e il bambinello, l'unico personaggio non in carne e ossa.

Tra una scena e l'altra, è stato tratteggiato uno spaccato di vita quotidiana di allora, attraverso personaggi in costume: il pescatore, il boscaiolo, il fabbro, la donna che fila la lana, la lavandaia, il panettiere e tant'altro.

L'evento è stato organizzato dall'oratorio, e realizzato con la fattiva collaborazione di un assortito gruppo di residenti che ha curato l'allestimento di ambientazioni, scene e fondali per ricreare sapori e colori della Palestina al tempo della nascita di Gesù.

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