Cabiate, si schiantò sul dosso
Assolto il sindaco, non i tecnici

Due mesi al responsabile dell'ufficio tecnico comunale e al progettista e direttore dei lavori della costruzione del rialzo di via Padulli dove morì nel 2010 un diciassettenne. Tre mesi invece all'uomo che truccò il mezzo utilizzato dal giovane

CABIATE  - Assolti gli amministratori, condannati i tecnici e chi truccò il motorino sul quale perse la vita il diciassettenne Gaetano Sesto, che si schinatò in via PAdulli dopo avere affrontato il rialzo stradale il 6 giugno 2010.
Due mesi di pena sono stati affibbiati a Paolo Bedini Ferrari, responsabile dell'ufficio tecnico comunale, e a Giuseppe Vimercati, progettista nonché direttore dei lavori che portarono alla realizzazione del rialzo.

Assolti invece il sindaco Maurizio Brenna (l'accusa aveva chiesto sei mesi), l'assessore ai Lavori pubblici William Agostoni (deceduto nel frattempo) e il comandante della polizia locale Giuseppe Santoro. Probabilmente è stato preso in considerazione il fatto che gli amministratori non potessero essere direttamente responsabili della realizzazione del dosso. Tre mesi di condanna invece per Sergio Borgonovo, proprietario del motorino truccato sul quale si schiantò il ragazzo.

Tutti i dettagli sul numero in edicola giovedì 10 gennaio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA