Casnate, spaccata al bar
Rubati tabacchi e videopoker

Neanche i fumogeni bastano più. L'allarme suona a tutto volume, le telecamere riprendono, il fumo invade i locali, al buio, e - almeno in teoria - tutti questi ingegnosi ritrovati in materia di sicurezza dovrebbero renderti la vita impossibile

CASNATE CON BERNATE - Neanche i fumogeni bastano più. L'allarme suona a tutto volume, le telecamere riprendono, il fumo invade i locali, al buio, e - almeno in teoria - tutti questi ingegnosi ritrovati in materia di sicurezza dovrebbero renderti la vita impossibile. E invece no. Perché in questa lunga stagione di furti e spaccate, non c'è più nessun sistema in grado di fermare chi ruba.
Ne sa qualcosa Andor Tettamanti, pugnace gestore del bar Savoy di via Socrate, zona industriale di Casnate, in cui la scorsa settimana - per l'ottava volta in tre anni - un manipoli di professionisti della spaccata ha fatto man bassa di videopoker, sigarette, contante e porte blindate.
Il racconto: «Sul retro c'è una porta finestra dalla quale si accede al locale cucina. L'hanno rotta, sono entrati e hanno avuto accesso al salone. Di lì, attraverso un ingresso blindato, sono penetrati nel locale in cui teniamo le macchinette. Le hanno trascinate fuori e le hanno scassinate, svuotandole di tutto il contante. Alla fine se ne sono andati».
Rapidità impressionante. Soprattutto se si pensa che la porta blindata è stata aperta smontandone il telaio. Così, mentre l'allarme suonava e il Savoy veniva invaso dal fumo - ultimo ritrovato in materia di sicurezza -, i ladri sganciavano le zanche dalla parete:«Tra i danni e la refurtiva - racconta ancora il titolare del bar - siamo oltre la somma di seimila euro».
Quando sono arrivati i carabinieri e le auto della vigilanza privata, del commando non c'era ovviamente più alcuna traccia. Inghiottiti nella notte, spariti nel nulla nel giro di cinque, sei minuti. Tutto uguale a sempre, garantisce Tettamanti, che ricorda addirittura una maledetta nottata di qualche anno fa in cui i ladri, impietosi, entrarono addirittura due volte.
Il Savoy è purtroppo uno dei tanti. Dei troppi locali della cosiddetta "cintura urbana" (soprattutto) regolarmente presi di mira da batterie di malviventi pronti a tutto, organizzati alla perfezione, tre, quattro persone che lavorano con lo stesso sincronismo di un team di meccanici di formula uno, che sanno cosa fare e come farlo. Un occhio al cronometro, uno alla strada. In cinque, sei, sette minuti al massimo, e comunque prima che l'allarme consenta di attivare le contromisure, hanno fatto razzia di tutto.

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Eco di Bergamo Casnate, colpo al bar