Magreglio, viaggio nel tempo
con le cartoline di Ceruti

Sono rettangoli di piccole dimensioni, ma in molti casi rappresentano delle finestre che percorrono all'indietro il tempo, regalando ricordi o immagini in alcuni casi impensabili

MAGREGLIO Sono rettangoli di piccole dimensioni, ma in molti casi rappresentano delle finestre che percorrono all'indietro il tempo, regalando ricordi o immagini in alcuni casi impensabili.
Chi ricorda delle "Narcisate" del San Primo, o ancora meno di quelle di Crezzo e Barni, chissà poi perché il campanile del Ghisallo si è spostato negli anni da destra a sinistra, impagabili poi i sorrisi di Coppi e Bartali.
Sono molte le curiosità legate alle cartoline, veri e propri documenti storici, sopratutto quelle spedite, che sul retro narrano della distanza da casa di militari, o del saluto a Milano dei villeggianti, o ancora delle ville storiche e di turisti facoltosi. Alberto Ceruti negli anni ha raccolto oltre 1.200 cartoline di un'ampia area che da Asso sale fino a Civenna, concentrando però la sua caccia su "Magreglio" e il Ghisallo. «Ho iniziato questa collezione a Milano dove ho abitato per diverso tempo. Era un modo per rivedere Magreglio paese dove sono cresciuto e dove risiedo ora - spiega Ceruti -. Era una sfida trovare sempre immagini nuove, sfida in cui coinvolgevo i miei famigliari. La passione mi è arrivata anche da mio padre, che invece collezionava francobolli».
Le cartoline hanno un valore volendo più affettivo che reale: «Credo che al massimo possano valere attorno ai 150 euro, non di più, ma chi si diletta in questo hobby lo fa principalmente per l'affetto che ha verso il paese. Ogni volta che apro questi album scopro qualcosa di nuovo, potrei perdere ore ad ammirare i particolari di una singola immagine».
«Le cartoline più vecchie che possiedo sono della fine del 1800, normalmente quelle più interessanti hanno cento, centoventi anni. Giro per le bancarelle dei mercatini, guardo su internet, ho poi una serie di amici che conoscono la mia passione e mi chiamano quando trovano una nuova cartolina che può interessarmi».

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