Markoishvili, la mega offerta
che ha fatto vacillare Cantù

Mezzo milione di euro offerti dal Galatasaray per avere subito il fuoriclasse georgiano. Tutto comincia da un caso di positività legato a David Hawkins e dalla squadra di Istanbul che deve sostituirlo

CANTU' - Accidenti a David Hawkins e al Galatasaray. Se oggi apprenderemo che quella di ieri è stata l'ultima partita in maglia canturina di Manuchar Markoishvili la responsabilità sarà soprattutto loro.

Del giocatore americano e della società turca. Perché l'ex ala - tra le altre - di Roma, Milano e Siena è risultato positivo a un controllo anti-doping effettuato al termine di una partita giocata lo scorso dicembre (la tesi difensiva è che l'atleta avrebbe usato della morfina per un problema alla spalla).

In attesa dell'esito delle controanalisi, il club turco è tornato sul mercato facendo una prima offerta ai francesi dello Chalon (300mila euro) perché liberassero Blake Schilb offrendo a quest'ultimo un ingaggio tre volte più alto di quello percepito in Francia.

Schilb ha però rifiutato e dopo aver bussato invano alle porte di Andres Nocioni, il Galatasaray di coach Ataman attualmente impegnato in Eurocup ha puntato dritto su Markoishvili. Naturalmente, per andare in porto, l'operazione dovrà ottenere il via libera da parte della Pallacanestro Cantù.

E il club brianzolo starebbe tentennando poiché l'offerta sopraggiunta da Istanbul è di quelle veramente importanti (mezzo milione). Quantomeno da non rifiutare a priori. Insomma, nemmeno considerarla sarebbe stato un po' troppo.

Il giocatore georgiano è in scadenza di contratto e con i chiari di luna che si susseguono da queste parti (problemi con lo sponsor Chebolletta per non accennare a quelli inerenti il nuovo palazzetto e ai 400 mila euro che la Turra - da contratto - dovrebbe ancora corrispondere) il rischio di perdere Manu a giugno è molto serio.

Perché l'eventuale rinnovo sarebbe inevitabilmente molto oneroso.
Cedendolo ora, invece, nelle casse della Pallacanestro Cantù entrerebbero diverse centinaia di migliaia di euro a titolo di indennizzo. Insomma, per una volta le ragioni del cuore potrebbero cedere a quelle economiche.

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