A Canzo si allevano
gamberetti di fiume
A Prim'Alpe il centro specializzato per la conservazione di questa specie a rischio di estinzione
«Al fine di conservare questa specie - spiega Alessandro Rapella di Ersaf - sono stati creati dei centri per l'allevamento del gambero di fiume che è minacciato dall'introduzione in natura del gambero della Louisiana».
Il centro a Prim'Alpe serve per l'allevamento e la reintroduzione dei gamberi originari del territorio. «Nello stesso tempo - prosegue Rapella - deve essere condotta un'attenta analisi dell'inquinamento delle acque, perché gli esemplari devono essere reintrodotti in acque poco inquinate come ad esempio quelle di sorgente».
Il centro di Prim'Alpe è composto da due vasche: uno per la riproduzione e uno adatto per la schiusa delle uova. Ospita al suo interno i soggetti destinati all'accoppiamento per la produzione di "novellame" da rilasciare nei corsi d'acqua idonei, anche nel Comasco, ed è periodicamente monitorato dal biologi dell'Università di Pavia.
Questa azione di tutela della specie nasce dalla necessità di salvaguardare l'esistenza del gambero autoctono minacciato da quello esotico, il gambero rosso della Louisiana, che grazie alla sua notevole capacità di adattarsi a svariati tipi di habitat acquatici diversi, spesso anche notevolmente inquinati, in poco tempo in poco tempo è riuscito a colonizzare tutti gli ambienti nuovi dove si è venuto a trovare.
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