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Sabato 16 Febbraio 2013
Da Laglio a San Vittore
Proto e la villa di Clooney
L'immobiliarista arrestato a MIlano, Alessandro Proto, finse la vendita di villa Oleandra
È finita male l'avventura del finanziere Alessandro Proto, l'operatore immobiliare che giusto tre anni fa, alla fine di febbraio con un'abile azione divulgativa era riuscito a richiamare l'attenzione delle maggiori testate nazionali e delle più note reti televisive con l'annuncio che George Clooney avrebbe dato l'addio al Lago di Como con la vendita di Villa Oleandra, un'operazione immobiliare di 20 milioni di euro per la quale, a suo dire, la star hollywoodiana, attraverso la Alessandro Proto Consulting di Lugano, gli aveva affidato il mandato a vendere.
Tra i possibili acquirenti, nella lista Proto, ci sarebbero stati Matt Damon e Robert Pattinson. Prodigo di informazioni, disponibile alle interviste, preciso nei riferimenti alla nobile dimora lariana, Proto con un rosario di bufale era riuscito a attirare nella trappola un gran numero di creduloni, ma a Laglio non tutti gli avevano dato credito e tra questi il sindaco Roberto Pozzi che dopo avere contattato le fonti più vicine a George Clooney aveva annunciato che il cittadino onorario rispettato e amato non aveva manifestato propositi di lasciare il Lago di Como.
Il silenzio che aveva fatto seguito all'estemporaneo battage pubblicitario dopo un anno e mezzo aveva avuto seguito, sempre con la stessa matrice e con riferimenti alla società ticinese che nei lanci pubblicitari non aveva mancato di fornire numeri telefonici e indirizzi di posta elettronica.
Questa volta, il Proto aveva abbindolato altri creduloni, sempre con l'eccezione del sindaco, con la notizia che Clooney, spinto da Elisabetta Canalis, allora sua compagna, avrebbe dato il goodbye al Lago di Como. Altra rincorsa di voci, altra ressa di giornalisti e fotoreporter per ritrarre l'Oleandra ormai chiusa per la stagione autunnale, con l'annuncio che la splendida magione sarebbe stata rilevata da David Beckham, giocatore rossonero. In lizza, questa volta con l'offerta di 30 milioni di euro, ci sarebbe stato anche il re della vodka russa Tariko Roustam.
A completare l'ennesima bufala, Proto aveva annunciato che due avvocati milanesi inviati da Beckham erano passati a Lugano dalla Alessandro Proto Consulting annunciando il proposito di acquistare non solo l'Oleandra ma anche la Margherita, ma che sull'altro fronte Roustam non era disposto a mollare. Paperone dietro a Paperone e ancora una volta tanti allocchi che avevano trascurato particolari importanti come quelli riferiti ai restauri di villa Oleandra disposti da Clooney e al costoso consolidamento del muraglione verso il porticciolo di Laglio che sostiene il terrapieno del parco. Ad arte era stata diffusa la notizia che al business si stava interessando anche Silvio Berlusconi, sempre più innamorato del Lario dopo l'affare andato a monte per l'acquisto di villa Belinzaghi dall'industriale tessile Giorgio Fasana. La storia è finita, per fortuna, con un risvolto positivo agli effetti della promozione delle ville lariane.
Marco Luppi
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