Mezza città murata
è senza illuminazione

Buio totale in piazza Roma quasi a largo Miglio. Promosse le aree davanti al Sociale e a San Fedele. Un palo dimenticato e due lampioni bruciati in piazza Volta. Angoli poco illuminati davanti al Duomo

COMO Bisogna intervenire su piazza Cavour, con urgenza, con determinazione perché quello che, fino a qualche tempo fa, veniva chiamato "il salotto di Como" non declini, ulteriormente, in una situazione di degrado che, oggi, lo vede poco illuminato, addirittura con lampade mancanti, con i tombini che straripano liquami quando piove, i ratti che fanno capolino dai cespugli e il lungolago stretto nella morsa del cantiere eterno.
Bisogna intervenire. E non bisogna abbassare la guardia anche sulle altre piazze del centro storico, quelle dove convergono i turisti, quelle che rappresentano l'immagine della città, a cominciare dall'illuminazione, il tema di questi giorni.
Se piazza Cavour non brilla, piazza Duomo non risplende di certo. La facciata della cattedrale, che pure potrebbe riflettere la luce, non viene più illuminata e l'oscurità avvolge la principale chiesa cittadina. Meglio la corte del Broletto, ma nel resto della piazza l'illuminazione è sufficiente solo nel ristretto cono dei due lampioni centrali. I portici dipendono dalle vetrine dei negozi come dimostra l'angolo un tempo occupato dal bar Nova Comum, ora trasferitosi: è scuro anche il lume che ne sovrasta la vetrina non si accende.

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