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Venerdì 22 Febbraio 2013
La finale MasterChef
Rosazza è secondo
Maurizio Rosazza non ce l'ha fatta. Ma il secondo posto a “Masterchef”, conquistato vale come una vittoria. Al termine di un'ultima puntata ricca di colpi di scena
La prima prova che il comasco, 33 anni, ha dovuto affrontare insieme ai suoi due avversari, Tiziana Stefanelli, avvocato di 41 anni, e Andrea Marconetti, ingegnere informatico di 37 anni, è stata la mystery box. E il nostro “estroso”, malgrado la mancanza di un pizzico di sale, è stato premiato dai giudici per l'ottima cottura e la presentazione perfetta del piatto e ha conquistato direttamente la finalissima.
Ultimo atto che, sotto gli occhi della fidanzata Eleonora e della sorella Elena, lo ha visto confrontarsi proprio con Tiziana, la sua più grande rivale, che lo ha battuto sul filo di lana nella preparazione di un menù completo. Rimane comunque la popolarità conquistata durante una trasmissione che ha ottenuto picchi di un milione e mezzo di telespettatori. La finale del programma, in questi giorni, era molto attesa: fin dal primo pomeriggio, infatti, si erano scatenati perfino i gli scommettitori e, addirittura, uno dei più noti bookmaker britannici dava proprio Maurizio in pole position per la vittoria, con una quota di 2,50, davanti a Tiziana e ad Andrea.
Un pronostico che tanti fan di “MasterChef” avevano ribadito anche sui post dei social network, proprio perché specie nelle ultime settimane, con l'aumento degli ascolti, il pubblico è rimasto particolarmente colpito dalle ricette del lariano. Manicaretti che, fatto raro in televisione, non erano pensati soltanto per vincere ma per trasformarsi in vere e proprie opere d'arte.
In altre parole, la definizione di “estroso”, coniata dagli autori del talent show, rispecchia in tutto e per tutto in carattere di Rosazza: nato a Como da una famiglia da lui stesso definita «molto razionale» e quindi lontana dal suo approccio da “matto giusto”, fin da piccolo, come ha candidamente confessato lui stesso, disegnava ovunque, anche sui libri e sui banchi di scuola.
Poi, il trasferimento a Milano, per terminare gli studi: nel 2003, la laurea in marketing e comunicazione all'università Cattolica, e, dal 2008, l'impiego come copywriter in una società di advertising. La vita della metropoli, però, non gli ha impedito di continuare a coltivare il suo legame viscerale con la nostra città, cuore pulsante della sua attività da pittore: Maurizio, che ha cominciato a dipingere poco più che ventenne, ha infatti esposto spesso le sue opere alla Galleria arte contemporanea e dintorni di via Borgo Vico.
Negli anni, il suo percorso artistico lo ha portato a rappresentare sempre più spesso volti grotteschi, da lui stesso battezzati “Enimols”, simbolo di quella vocazione ironica ed estrosa che ha portato anche tra i fornelli.
A “MasterChef” si era presentato con questo motto: «Il menefreghismo e la leggerezza, mischiati all'impegno e alla determinazione, trasformano un insuccesso in qualcosa che più ti somiglia, magari un piccolo successo».
Marco Castelli
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