Morto Orazio Sala
il poeta del dialetto

Aveva 81 anni. Ha fatto da arguto intrattenitore con il gruppodella Famiglia Comasca nella recita dei "Promessi sposi" di Piero Collina

COMO Era un esperto di dialetto comasco non soltanto perché l'aveva usato come seconda lingua per tutta la vita: seconda solo per necessità, ma prima per formazione.
Fino all'ultimo giorno. Orazio Sala è morto  a 81 anni dopo molti patimenti affrontati con coraggio e con il senso di umorismo che faceva parte della sua indole di uomo buono, sempre amabilmente scherzoso.
Per anni ha fatto da arguto intrattenitore con il gruppo dialettale della Famiglia Comasca nella recita dei "Promessi sposi" di Piero Collina; ma era stato anche il brillante animatore di una trasmissione dedicata a usi e costumi lariani per conto di Radionova. Pregi, sonorità, valori lessicali, significati del dialetto li ha insegnati nelle scuole, o durante incontri in pubblico organizzati dalla Famiglia Comasca o dall'associazione Acarya: ma si era esercitato a farlo comprendere anche in una rubrica pubblicata dalle pagine culturali de La Provincia qualche anno fa, con cadenza settimanale, molto apprezzata dai lettori.

Le sue conoscenze, di vita vissuta e non tanto di studio («Niente di scientifico», diceva, «mì parli come mangi»), le aveva riversate in un simpatico libro dedicato a motti e proverbi lariani, "Sa diseva inscì", edito nel 1994 dal familiare sodalizio comasco, pubblicazione che raccoglieva tanti brandelli dei testi apparsi sul nostro giornale. Brevi bozzetti, ricognizioni collettive di senso esposti con un tono colloquiale, gradevoli e acuti, che coglievano nel segno d'interpretare come siamo fatti noi comaschi, nei pregi e nei difetti.


La ricchezza umana di Orazio ha fatto sì che il suo parlar bene il dialetto d'antica tradizione culturale si trasformasse in autentica poesia, di vena spontanea ma nient'affatto povera, anzi rigogliosa e nutrita d'immaginazione. I suoi versi, spesso addirittura cantabili per fluidità e leggerezza di tocco, li ha presentati in un volume fregiati da un titolo adatto al suo spirito, "Puesii scherzuus". I funerali oggi alle 15 nella chiesa di Sant'Agata.

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