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Mercoledì 06 Marzo 2013
Poschner dirige l'Osi a Lugano
poi la doppietta Ashkenazy
La scoperta di due astri nascenti dell'interpretazione classica: è questo l'obiettivo del concerto di venerdì sera, alle 20.30 (biglietti a 40 e 35 franchi, info 004191-803.95.49) nell'Auditorio della Rsi a Lugano Besso
Marius Poschner è infatti uno dei più promettenti direttori della nuova generazione tedesca che ha saputo conquistarsi i favori di pubblico e critica.
Talento ed esperienza che nel concerto luganese sono al servizio di alcuni capolavori della Vienna classico-romantica, quali la "Sinfonia n. 5, D. 485" di Schubert, l'"Ouverture" da "Leonore n. 3" di Beethoven e l'"Ouverture" dall'"Idomeneo" di Mozart. Sempre di Mozart si potrà ascoltare il "Concerto K. 453 per pianoforte e orchestra" affidato al solista Cédric Pescia, nato a Losanna nel 1976 da padre ticinese e madre francese. È considerato uno dei maggiori solisti svizzeri, grazie a un'attività concertistica e discografica che ha raccolto numerosi consensi su scala internazionale.
Sul palco, come sempre nell'ambito dei "Concerti dell'Auditorio" di Rete Due, la meravigliosa Orchestra della Svizzera italiana.
Per il secondo anno consecutivo i "Concerti dell'Auditorio di Rete Due" accolgono, al proprio interno, una parentesi pianistica dedicata a uno dei più grandi virtuosi dello strumento di tutti i tempi.
Si rinnova infatti l'appuntamento con "Primo Piano Ashkenazy": due giornate di musica da camera promosse dall'intramontabile Vladimir Ashkenazy e dai figli Vovka (pianoforte) e Dimitri (clarinetto) con la partecipazione del violinista Daniel Dodds e del violoncellista Antonio Lysy.
Estremamente interessanti, con programmi molto eterogenei fra loro, i due appuntamenti. Sabato, alle 20.30, verranno proposte tre composizioni di Howard Blake (1938), uno dei più prolifici musicisti inglesi di oggi: "Trio per violino, violoncello e pianoforte, op. 524" (1962), "Danze per due pianoforti. Suite da concerto in nove movimenti, op. 217" (2001) e "Sonata per due pianoforti in quattro movimenti, op. 130" (1995). Completano la serata il "Trio per violino, violoncello e pianoforte, op. 67" di Sostakovic e "Una notte sul Monte Calvo" di Musorgskij (arr. per due pianoforti di Vovka Ashkenazy).
Domenica pomeriggio, alle 17, verrà eseguito un grande classico del Novecento: "L'histoire du soldat" di Stravinskij nella versione per pianoforte, violino e clarinetto unitamente al "Trio op. 11 per pianoforte, clarinetto e violoncello" di Beethoven e al "Quartetto per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte" del contemporaneo Schickele.
<+tondo>Nulla di più bello e appassionante che poter condividere questa esperienza artistica senza confini.
Alberto Cima
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