Homepage
Mercoledì 13 Marzo 2013
Con Lucio Dalla nel cuore
De Gregori a Campione
Sabato prossimo 16 marzo, invece, Francesco De Gregori si esibirà nel salone delle feste del Casinò (informazioni e prenotazioni allo 004191-640.11.11)
Sabato prossimo 16 marzo, invece, Francesco De Gregori si esibirà nel salone delle feste del Casinò (informazioni e prenotazioni allo 004191-640.11.11). Non è la caduta di un tabù per uno come lui che, sempre nel segno dell'amato Dylan, pare impegnato da sempre in un personale "tour infinito", che lo vede costantemente impegnato nelle piazze, nei teatri, nei palazzetti, ovunque possa fare ascoltare le canzoni che è andato scrivendo in quarant'anni di apprezzata carriera discografica.
E la scommessa è stata ripagata: la performance di sabato viaggia verso un "tutto esaurito" che sottolinea, una volta di più, come "Rimmel", "La donna cannone", "Buonanotte fiorellino" e tanti altri brani storici dell'artista romano siano un patrimonio comune. Brani che, lo ricordava lo stesso autore nel bel videodocumentario "Finestre rotte" di Stefano Pistolini, lui spesso non apprezza più in quella versione "cristallizzata" di dischi pubblicati negli anni Settanta: «Cantavo con un'altra voce, preferisco come le faccio ora», anche mutando gli arrangiamenti, giocando con le linee melodiche e con gli strumenti della sua band, pronta a seguire Francesco in ogni variazione.
<+tondo>Se c'è un tabù che è venuto a cadere, invece, è quello del leggendario carattere schivo del "principe" sul palco: negli ultimi concerti sorride, parla, scherza, sembra divertirsi molto di più che in passato. Forse è merito della maturità, la boa dei sessant'anni oltrepassata due anni fa, forse della nuova collaborazione con l'ironico Dalla: «A Bologna tutti lo chiamavamo Ragno - ha raccontato De Gregori - Quando l'ho ricordato a piazza Maggiore, ho dovuto superare una commozione molto forte, volevo che il mio omaggio parlasse non a parole ma con le note di una canzone. Ho trapiantato nel finale di "Santa Lucia" l'inizio di "Com'è profondo il mare", la sua canzone che ho amato di più».
Ed è di nuovo "Sulla strada", come ha voluto intitolare il suo album più recente, con un palese omaggio al romanzo di Jack Kerouac, libro di formazione per un artista cresciuto fondendo il mito dell'America beat e la poesia in musica di Dylan con gli stornelli e le ballate popolari imparate al Folkstudio.
Ma l'ultimissima opera di De Gregori è un altro disco, molto particolare: Francesco ha prestato la voce a un bell'audiolibro dedicato a un testo fondamentale della letteratura statunitense, il "Cuore di tenebra" di Joseph Conrad da cui Coppola trasse il magmatico "Apocalypse Now".
Alessio Brunialti
© RIPRODUZIONE RISERVATA