«Slot alla stazione di Como
Brutto biglietto da visita»

«Appena i turisti arrivano a Como in treno trovano una grande sala slot, ufficialmente presentata, a lettere cubitali, come depositato bagagli»
La denuncia arriva da don Saverio Xeres docente universitario e direttore dell'archivio storico della Diocesi di Como.

COMO «Appena i turisti arrivano a Como in treno trovano una grande sala slot, ufficialmente presentata, a lettere cubitali, come depositato bagagli»
La denuncia arriva da don Saverio Xeres docente universitario e direttore dell'archivio storico della Diocesi di Como.
«Ho seguito con soddisfazione le notizie a riguardo della crescente consapevolezza della dannosità da tutti i punti di vista del gioco d'azzardo diffuso nei locali pubblici, in particolare le famigerate macchinette mangiasoldi - scrive infatti il sacerdote -. Devo pure constatare, con meno soddisfazione, non solo che una serie di nuovi locali destinati a tale scopo si sta diffondendo in città (certo, con le debite autorizzazioni immagino) ma anche che, da mesi, è proprio una grande sala slot a offrire la prima immagine e il saluto della città ai visitatori e ai turisti che entrano in Como da quell'importante ingresso che è, o dovrebbe essere, la stazione ferroviaria di San Giovanni».
Il peggio è che il cartello indica il deposito bagagli e occupa il posto che fu della sala d'aspetto. «Mancano i servizi, ma c'è una sala giochi sontuosa»
Ieri, ai bar slot free, si sono aggiunti anche: Bar funicolare di Davide Beneggi di piazza De Gasperi, 4 a Como ("Ci sono state proposte più volte ma le abbiamo sempre rifiutate"); Bar la fontana di Antonia Beretta in corso XXV aprile 123, Erba e il Bar trattoria"Dal Barba" di Elisa Bonardi via Val Cavargna 34 a Carlazzo.
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