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Venerdì 29 Marzo 2013
Pasqua tra crisi e gelo
Turisti in fuga dalla valle
Dopo la crisi ora c'è anche il maltempo a frenare l'arrivo di turisti e villeggianti in Valle d'Intelvi. Un calo di presenze avvertito già giovedì, il giorno che ha segnato il termine del periodo scolastico
Menu tradizionali a base di agnello e capretto degli allevamenti intelvesi, prodotti tipici della tradizione casearia locale, salumi nostrani, dolci preparati secondo le antiche ricette e tante altre prelibatezze, il gustoso biglietto da visita offerto dai ristoratori locali a prezzi che vanno dai 30 ai 40 euro.
In affanno non sono solo alberghi e ristoranti. A rilento va anche il commercio e le vendite nei pubblici esercizi. «Oggi in centro non si è visto nessuno -racconta un esercente di San Fedele -. Ma anche le presenze nei bar della piazza sono state decisamente scarse». La conferma che ci sono pochi villeggianti arriva anche dal vicesindaco Alessandro Toretti: «In giro si vede poco - afferma - Si spera nella clemenza del tempo. Già alla vigilia (oggi, ndr) il flusso dovrebbe essere maggiore. Ad arrivare saranno soprattutto i proprietari delle seconde case».
Case di villeggiatura ancora però con le finestre chiuse. Persiane abbassate in tutte le zone residenziali del paese. Ma non va decisamente meglio in paesi come Casasco, Lanzo e Pigra, centri che negli anni passati a Pasqua hanno registrato una discreta presenza di villeggianti. «Sono convinta che il fenomeno debba essere ricercato nelle difficoltà economiche delle famiglie - afferma Roberta Ronchetti dell'Alibi Caffè di San Fedele, un locale frequentato soprattutto da giovani -. Anche le paghette per i ragazzi sono dimezzate. I ragazzi spendono quello che hanno».
In calo anche le prenotazioni degli stranieri. A Pasqua sono sempre arrivate intere comitive dalla Germania, dalla Francia, Inghilterra e dalla vicina Svizzera. Quest'anno, per ora, non si sono visti.
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